Terrificante, suora vittima di violenza: "Ero vergine, ricordo il dolore, oggi lui è parroco"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Terrificante, suora vittima di violenza: “Ero vergine, ricordo il dolore, oggi lui è parroco”

Suora

La crisi degli abusi sessuali nelle comunità religiose, attraverso le storie di sopravvissute come Giusi una suora vittima di violenza.

In un contesto dove il silenzio spesso sovrasta la verità, emerge una realtà sconcertante: una suora su tre è stata vittima di abusi sessuali. Questa statistica non solo riflette una profonda crisi all’interno delle comunità religiose ma sottolinea anche la difficoltà delle vittime nel cercare giustizia e comprensione.

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La testimonianza di una lotta solitaria

Giusi, una suora che ha avuto il coraggio di condividere la propria esperienza, racconta il proprio calvario iniziato in Congo. Vittima di stupro da parte di un prete, ora parroco in Belgio, e successivamente da un rettore universitario, Giusi ha denunciato gli abusi subiti, solo per scoprire che le sue parole sarebbero cadute nel vuoto. La sua storia non è isolata; rappresenta la voce di molte altre che hanno subito simili atrocità in silenzio, spesso ignorate o messe a tacere dalle stesse istituzioni che avrebbero dovuto proteggerle.

Secondo Doris Reisinger, ex suora e studiosa tedesca, oltre 75.000 suore in tutto il mondo potrebbero essere state vittime di abuso sessuale. Uno studio sistematico condotto negli Stati Uniti nel 1998 ha rivelato che circa il 30% delle suore ha subito qualche forma di abuso, con una percentuale significativa che comprende abusi sessuali diretti. Questi dati, sebbene datati, gettano luce su un problema persistente e profondamente radicato.

Una realtà sottovalutata

Il racconto di Giusi evidenzia una realtà in cui, nonostante le denunce, prevale un codice di silenzio. Molti, a conoscenza degli abusi, hanno scelto di non intervenire, lasciando le vittime in uno stato di isolamento e disperazione. Questa mancanza di azione e di empatia da parte delle autorità ecclesiastiche non fa che aggravare il trauma subito dalle sopravvissute, aumentando il senso di ingiustizia.

È imperativo che le comunità religiose e le autorità competenti riconoscano la gravità di questa situazione e prendano provvedimenti concreti per proteggere le suore e tutte le persone vulnerabili all’interno delle loro istituzioni. Ascoltare e sostenere le vittime, oltre a implementare meccanismi di prevenzione e di risposta efficaci, sono passi fondamentali verso la guarigione e la giustizia.

In sintesi, le storie di chi, come Giusi, ha avuto il coraggio di parlare, non dovrebbero essere ignorate o sottovalutate. La lotta contro gli abusi sessuali nelle comunità religiose richiede un impegno collettivo verso la trasparenza, la giustizia e il sostegno incondizionato alle vittime. Solo così si potrà sperare in un futuro in cui la fede e la sicurezza possano coesistere senza paura.

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ultimo aggiornamento: 10 Marzo 2024 13:02

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